Riportiamo per il suo interesse la lettera, inviata da Francesco La Forgia, a tutti i parlamentari di LEU, “perché si faccia finalmente chiarezza sul “chi siamo” e si apra una discussione non più rinviabile e che non può essere svolta in clandestinità. Anche per questo èVIVA intende offrire uno spazio di confronto collettivo, in occasione dell’assemblea nazionale che terremo sabato 23 novembre a Bologna (arriveranno informazioni sul luogo dell’evento).
“Carissimi,
da qualche settimana siamo stati catapultati in una vicenda politica del tutto inaspettata. Di sicuro nessuno di noi avrebbe mai pensato che nel giro di pochissimo tempo lo scenario politico potesse cambiare così profondamente, come è accaduto in questa estate vissuta pericolosamente quando il Paese ha rischiato un deriva reazionaria.
Una mutazione repentina che ha riguardato direttamente anche noi. Fino a ieri eravamo uno sbrindellato gruppo di opposizione, fatto di persone perbene che però hanno deciso di percorrere strade diverse dal giorno della loro elezione in poi. Avremmo dovuto dare l’innesco a un processo politico, quello della costituzione di LeU in un partito, ma non l’abbiamo fatto. E forse davvero poco importa, oggi, stabilire di chi siano state le responsabilità e quali fossero, se c’erano davvero, le differenze in termini di lettura politica che impedivano tale processo. Ciascuno porta un pezzo, grande o piccolo, del peso di ciò che è accaduto. Ma in ogni caso in questi mesi siamo stati poco più che questo. Oggi improvvisamente ci troviamo a svolgere una funzione importante nella nuova maggioranza e abbiamo messo persino donne e uomini a disposizione del Governo.